Giovedì 9/01/2020 – Mostra “Miti, credenze, profezie. I mondi di Giovanni Galli”

Giovedì 9 gennaio alle ore 16:30 a Libri Liberi in via San Gallo 25R La Tinaia e Libri Liberi Officina SanGallery inaugurano la mostra “Miti, credenze, profezie. I mondi di Giovanni Galli”.

Figure femminili, aerei, navi da guerra, divinità indiane, ma anche Nefertiti e lo zio Paperone… e nel mezzo, interposta a corpi, armamenti, forme simboliche, la parola. Una parola abbondante, talvolta torrenziale o al contrario, lapidaria come un monito o una profezia, ma mai didascalica. Che siano brevi, articolate o oscurate dal pastello, le scritte non sono semplici giustapposizioni alle figure, poiché la composizione che l’autore realizza, comprende integralmente il segno verbale facendolo fluire in linguaggio estetico. Ciò che emerge insieme alla complessità semantica, è l’urgenza espressiva di comunicare, prima di tutto a se stesso, con serietà, dedizione, impegno, la stratificazione di contenuti interiori, di vissuti profondi, di letture e interpretazioni del mondo e delle forze che lo animano. Un racconto composito, a tratti epico dove ritroviamo temi intimi – l’identità sessuale, il desiderio erotico – come pure discussioni geopolitiche sulle scelte militari delle superpotenze, sul ruolo dei Sindacati italiani o la rivisitazione delle cosmogonie orientali, gli extraterrestri… Discorsi che intrecciano cronaca, psicologia, sociologia, esoterismo e tanto ancora dando forma alle sue visioni del mondo.

La mostra, con ingresso libero e gratuito, sarà visitabile fino a mercoledì 17 luglio 2019.

Giovanni Galli nasce a Firenze nel 1955. Pur essendosi da sempre dilettato con il disegno, è solo con l’inizio della frequentazione del Centro Attività Espressive La Tinaia (1993) che l’impegno artistico diventa prioritario e centrale. Giovanni Galli realizza disegni usando prevalentemente pastelli e biro. Tra i soggetti più rappresentati troviamo personaggi mitologici, corpi femminili, aerei, navi, divinità orientali. Compaiono spesso anche scritte, talvolta oscurate dall’autore con il pastello, che affrontano temi psicologici, politici, religiosi etc. Elemento tipico, oltre all’utilizzo di entrambi i lati del foglio, è l’assegnazione del titolo solo alla parte ritenuta più importante. Il titolo viene sempre posto sul retro.

Dopo la prima acquisizione di opere di autrici/autori storici della Tinaia risalente agli anni ’90, nel 2017 il Museo dell’Art Brut di Losanna ha aggiunto alla propria collezione alcuni suoi disegni.

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