Habitat

Libri Liberi Officine nasce da un luogo (la libreria, il suo giardino, il suo teatrino), da un piccolo gruppo di persone (che è diventato un grande gruppo), da un formidabile incrocio di pensieri, curiosità, culture, energie che nei dieci anni trascorsi ha costruito un habitat molto accogliente e libero. Un percorso non previsto e non prevedibile, rintracciabile solo in parte con i propositi di partenza. Un percorso che si è arricchito continuamente degli apporti di tutti quelli che in qualsiasi forma hanno partecipato all’avventura.

In questo luogo, non solo fisico, sono successe un’infinità di cose e spesso chi è entrato per fare un certo tipo esperienza si è trovato a sperimentarne un’altra sull’onda di una curiosità contagiosa. E tutto questo anche nel campo del lavoro: chi è entrato per fare il libraio è diventato attore, burattinaio, scenografo; chi faceva l’illustratore ha sperimentato la possibilità di vendere libri, costruire mostre nelle scuole, leggere a grandi e piccoli; chi, giovane, si è incontrato con i nonni del Caffè Alzheimer, ha scoperto che fra gli animatori geriatrici c’era posto per lui e che quel lavoro non era affatto male.

Un formidabile incrocio di pensieri, curiosità, culture, energie che nei dieci anni trascorsi ha costruito un habitat molto accogliente e libero.

Da qui siamo partiti per costruire una nuova struttura (le Officine) che, da questo passato così intenso, vuole costruire un futuro accogliente e fattivo. Insomma l’idea è quella di dare a questa macchina culturale e sociale (con tutti i gruppi, le associazioni, le persone che ne fanno parte) la funzione di produrre nuove culture, nuove socialità, nuovi lavori: un luogo dove sviluppare e sperimentare il nuovo possibile. E che coinvolga in primo luogo i giovani.
Nei mestieri dell’editoria vecchia e nuova, di carta e digitale. Nel mondo della comunicazione social con tutti i mestieri più nuovi. Nei mestieri del teatro, dell’arte, del design. In quelli che si occupano di apprendimento, di scuola, di metodo di studio… E poi la cosa più importante: rendere possibile creare nuova impresa, con chi è interessato a te e al lavoro, attraverso occasioni che permettono l’incontro tra le idee e le opportunità.

Tutto questo dentro Officine, un incubatore di idee e progetti. Partiamo da qui, da quello che abbiamo. Dal nostro habitat.
Come Fukuoka nel suo libro La rivoluzione del filo di paglia, vogliamo lanciare nel terreno tanti semi diversi e lasciarli al vento, alla pioggia, alla terra. Liberi di svilupparsi e di crescere ognuno a suo modo.

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